La grande Energia della Rabbia

energia della rabbia

In questi giorni sono alle prese con un problema personale, che mi sta prosciugando tutte le energie… ma ci sta, visto il periodo di purificazione che stiamo vivendo tutti quanti.

Con il bimbo piccolo sono diventata, giocoforza, molto brava a controllare i nervi. Il che alla lunga ha pagato molto: capricci e tensioni durano pochissimo, la mia voce calma ma ferma non fornisce appigli per continuare lo scontro che quindi si affloscia subito, con buona pace dei presenti.

Anche intorno a me le occasioni di discussione sono rarissime:  vuoi per la mia vita ritirata, vuoi perché ‘il simile attira il simile’ (e adesso sono mooooolto calma) praticamente conduco una esistenza molto serena e tranquilla.

Ma… c’è un ma. Io di carattere NON sono così. Io mi altero facilmente, sono molto permalosa, fatico a lasciar correre. Quindi ho imparato a controllare le mie reazioni, ma l’energia che comunque ne è scaturita da qualche parte deve pur finire. Se accendo un interruttore, la torcia si illumina. Posso coprirla con tutto quello che voglio, ma continuerà a fare luce finchè non si scarica la batteria. E, lo ammetto, questo ammasso di energia (rabbia?) che mi cresce dentro ogni volta per quanto io cerchi di controllarlo non svanisce, resta lì e imputridisce. Questo ovviamente non va bene affatto visto che, alla lunga, sto iniziando ad accusare il colpo e tutta questa roba che mi ritrovo sul groppone mi crea molti più problemi che altro, a cominciare dall’ansia per qualunque cosa, stanchezza cronica (il self control 24 su 24 è un lavoraccio), frustrazioni assortite.

Quel benedetto interruttore si accende involontariamente, io metto il tappo alla lampada ma in realtà mi servirebbe una messa a terra adeguata.

La rabbia è una energia come tutte le altre, né buona né cattiva. Se usata male diventa distruttiva; se usata bene porta i grandi campioni sportivi a battere i record mondiali. E’ lì dentro, a disposizione, basterebbe saperla usare come si deve.

In genere si consiglia lo sport, ed è la risposta più diretta in quanto è una ottima valvola di sfogo per la troppa pressione interna.

Poi, al contrario, indicano anche attività rilassanti, che stemprino il nervosismo riportando la mente ad uno stato di quiete.

Ma io sono una pigra, e so già che l’attività fisica la mollerei a breve. Per le attività rilassanti ho un discreto curriculum, ma vista la mia situazione attuale è evidente che con me non funziona.

Riflettendo mi sono resa conto che anche lo shopping compulsivo è una forma di sfogo alla rabbia repressa: si butta fuori energia (soldi) per fare un po’ più spazio a quella in eccesso che ci portiamo dentro, ma il comprare e riempirsi la casa di oggetti per lo più inutili non aiuta granchè. Meglio la beneficenza, piuttosto.

Così, non trovando il bandolo della matassa, non mi rimane che chiedere ‘su’ qualche consiglio.

Con il Theta Healing raggiungo il Settimo Piano, mi faccio un voletto con le ali che mi faccio crescere per l’occasione e mi godo una vista dall’alto del panorama irlandese che io immagino nel mio paradiso personale. Quando vedo il cottage del Creatore (sempre mia immaginazione!) atterro e lo saluto calorosamente.

In genere a questo punto mi allontano per andare a trovare i miei Angeli nel loro Auditorium poco lontano, ma Lui mi trattiene e mi fa entrare: allora c’è un messaggio importante.

Se da fuori l’edificio pare una piccola e deliziosa casa di campagna all’interno rivela una enorme biblioteca, degna di un castello. In un angolo ci sono le mie Guide; davanti a tutte Zefiro (un ragazzino biondissimo), la Guida che mi sostiene nella Radionica che mi guarda di traverso: ha ragione, è tanto che non mi esercito più.

Mi siedo su una poltrona enorme di fronte al Creatore, che con il suo gilet a rombi e la pipa profumata si mette a mia disposizione.

“Non sto bene. Continuare a soffocare le mie reazioni non è una buona cosa… Cosa faccio con questa enorme energia? La posso eliminare una volta per tutte?”

“È molto potente, è un peccato buttarla via”

“Lo so ma dove la metto?

Non posso spostarla da uno sgabuzzino all’altro del mio cervello finchè non marcisce, poi i risultati sono questi”

“Ridimensionala, in senso letterale: portala ad una diversa dimensione .

Osservati dal di fuori – appena senti che ti sta arrivando una ondata di questa energia  diventa spettatrice di te stessa e osserva questa enorme massa rossa pulsante, piena di tuoni e fulmini che diventa una bolla rosa, leggera e trasparente… più grande, perché l’energia è tanta e se diventa più rarefatta la dimensione si dilata. E poi usala, nutrici con essa tutti i tuoi ponti di connessione, i chakra. Visto il colore, usala soprattutto per il chakra del cuore, che alimenta la ghiandola del Timo che è connessa con la Gioia”

 

Accidenti: molto molto interessante!! proprio in questi giorni mi era capitato sott’occhio questo Ghiandola Timo: sorgente di Vita e Volontà

BASE ANGELI_67_Hayhel

Una soluzione che mi sta bene, senza dover andare a cercare palestre o corsi di chissà che. È solo da provare! Vediamo poi se Hayhel, l’Angelo della Gioia, ci potrà dare una mano…

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